Stabilimento Chimico BASF/ex Engelhard - Eventi 2010
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I CITTADINI, IMPOTENTI E INDIFESI,
SI APPELLANO ALLA COSCIENZA DEI MEDIA  e continuano a
SCRIVERE ALLE ISTITUZIONI

Ciò che non fanno le Istituzioni spesso lo possono fare i MEZZI D'INFORMAZIONE. In questa lunga battaglia di oltre 10 anni, i mezzi d'informazione importanti hanno sempre ignorato il problema dell'inceneritore della Basf, nonostante i numerosi Comunicati Stampa inviati dai Cittadini e dai Comitati!  OGGI i Cittadini stanno per soccombere senza scampo! Per questo si rivolgono A TUTTI I MEZZI D'INFORMAZIONE affinchè, con il loro aiuto, venga informata l'opinione pubblica per la salvaguardia della loro salute: 

COMUNICATO STAMPA per la protezione della salute dei Cittadini (pdf 22 kb)
Lettera alle ISTITUZIONI con le richieste dei Cittadini (pdf 42 kb)
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LA PROVINCIA DI ROMA CHIAMA IN GIUDIZIO DAVANTI AL TAR DEL LAZIO I CITTADINI
CHE AVEVANO PRESENTATO RICORSO AL CAPO DELLO STATO

il 28 maggio la PROVINCIA di ROMA, che aveva concesso l'Autorizzazione alla Basf, ha ritenuto di trasferire il RICORSO dei Cittadini al Capo dello Stato in SEDE GIURISDIZIONALE, cioè davanti al TAR del Lazio. In questo modo i Cittadini vengono ancora una volta privati del loro diritto di essere ascoltati da un giudice. Infatti se i CITTADINI non avevano le risorse per ricorrere al TAR prima, ugualmente non ce l’hanno ora. Quindi dovranno rinunciare al loro ricorso che verrà archiviato. A nulla è servito il grande lavoro dei Cittadini per arrivare a preparare materialmente il ricorso che poi l’Avv. Corrado Gotti ha DATO UNA MANO presentandolo per loro conto con gli adempimenti formali e il deposito, ma, non essendo specialista in diritto amministrativo, egli non può dare loro alcun aiuto in sede giurisdizionale. Ciò significa che l’Autorizzazione Integrata Ambientale all’inceneritore della BASF, senza la costituzione in giudizio dei Cittadini, verrà confermata così com'è, senza cioè che vengano mai esaminati da un giudice gli aspetti di illegittimità evidenziati nel loro Ricorso.

Tutto questo pone i CITTADINI nella condizione di non potersi difendere, per assurdo, da una ISTITUZIONE, la Provincia di Roma, e non dalla BASF che è il reale controinteressato.  E’ inspiegabile come gli Avvocati che difendono la Provincia, pagati dai Cittadini, mettano i Cittadini stessi nelle condizioni di dover rinunciare al giudizio perché non hanno la possibilità di pagare avvocati propri!

Richiesta della Provincia di Roma per il trasferimento del Ricorso al TAR del Lazio (pdf 842 kb)
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IL 30 APRILE 2010 I CITTADINI PRESENTANO RICORSO STRAORDINARIO AL CAPO DELLO STATO
per l'annullamento dell'Autorizzazione Integrata Ambientale concessa alla BASF  

L'Autorizzazione era stata concessa dalla Provincia di Roma alla Basf Italia Srl ed al suo inceneritore di rifiuti tossici e nocivi SENZA TENERE CONTO del PARERE NEGATIVO del Sindaco di Roma, alcuni Cittadini, in proprio e come membri del Comitato di Quartiere di Case Rosse, hanno presentato regolare Ricorso Straordinario al Capo dello Stato evidenziando tra l'altro seri dubbi di legittimità su numerosi altri punti dell'Autorizzazione.

I Cittadini ed i Comitati non hanno potuto presentare il Ricorso al TAR del Lazio per l’impossibilità a reperire le risorse economiche necessarie. Pertanto l’unico modo per far valere i propri diritti era il Ricorso al Capo dello Stato previsto dal D.P.R. 24/11/1971, n. 1199 - Semplificazione dei procedimenti in materia di ricorsi amministrativi. Nel seguente documento del Ricorso sono evidenziati altri elementi ritenuti illegittimi dai Cittadini e Comitati:

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CITTADINI, COMITATI E ASSOCIAZIONI HANNO PRESENTATO NEGLI ULTIMI ANNI
MIGLIIA DI DOCUMENTI DI PROTESTA E DI RICHIESTE DI CHIUSURA DELL'INCENERITOTRE DELLA BASF
 

Una ampia sintesi di tutti questi documenti è stata fatta dalla Provincia di Roma in una lettera inviata al Ministero dell'Ambiente. Tale documento è composto di 24 pagine ed è molto importante perchè evidenzia la gravità del problema. Vi invitiamo a scorrere le pagine dopo averlo aperto qui di seguito:
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I COMITATI SONO INVITATI ALLA TRASMISSIONE TELEVISIVA" OSSERVATORIO RAZIONALE"
il 26 aprile 2010, alla vigilia della presentazione del Ricorso al Capo dello Stato
per l'annullamento dell'Autorizzazione Integrata Ambientale concessa alla BASF  


Osservatorio Razionale
, nuovo strumento di denuncia a disposizione del Cittadino che dà risalto alle notizie che troppo spesso gli altri media ignorano, ha permesso ai Comitati di aggiornare l’opinione pubblica sulla questione dell'inceneritore della Basf.
 
   
Da sinistra: Fabio Boncagni, conduttore - Rocco Margapoti, Comitato di Quartiere Case Rosse - Fabio Stefanelli, conduttore radiofonico - 
Interventi telefonici: On. Andrea De Priamo, Presidente Commissione Ambiente del Comune di Roma e On. Fabrizio Panecaldo
Il filmato di "OSSERVATORIO RAZIONALE" del 26 aprile 2010 (Megavideo)


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Questi cartelli dell'Assessorato all'Ambiente della Regione Lazio sono apparsi
nella recente campagna elettorale per le regionali con il seguente slogan:
"RISPONDIAMO DEL NOSTRO AMBIENTE"
(noi abbiamo dei dubbi!!!)
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LA PROVINCIA DI ROMA HA CONCESSO L'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE
ALLA BASF ED AL SUO INCENERITORE SENZA TENERE CONTO DEL PARERE DEL SINDACO ALEMANNO

La Provincia di Roma ha concesso l’Autorizzazione Integrata Ambientale alla Basf Italia Srl ed all’inceneritore di rifiuti pericolosi SENZA TENERE CONTO del PARERE del Sindaco Alemanno, per legge responsabile della salute dei Cittadini. 
In pratica l’Autorizzazione è stata concessa l’11 dicembre 2009 per un periodo limitato a 18 mesi, più altri sei, ma con una motivazione diversa da quella riportata nel parere del Sindaco che invece indicava, in modo chiaro ed inequivocabile, che il parere sarebbe stato favorevole, ma limitato ad un anno, a condizione che la Basf avesse sperimentato in questo periodo una nuova tecnologia ad emissioni zero, come l’AquaCritox, in sostituzione dell’inceneritore. Nel caso in cui la sperimentazione dell’AquaCritox non fosse andata a buon fine, il parere del Sindaco prevedeva l’istituzione di un tavolo con la Basf per concordare la delocalizzazione dello stabilimento o dell’inceneritore. Invece la Provincia ha ignorato tale condizione sostituendola, inspiegabilmente, con l’esito dei controlli indicati sempre nello stesso parere ma aventi la funzione di “sistema di sorveglianza ambientale e sanitario a garanzia del costante mantenimento delle condizioni di rischio per la salute della popolazione ai più bassi livelli tecnicamente possibili” così come indicato dalla ASL RMB in una nota al Sindaco e p. c. alla Provincia.

Autorizzazione Integrata Ambientale concessa alla Basf ed al suo inceneritore (pdf 248 kb)
Allegato tecnico all'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata alla Basf (pdf 135 kb)
Nota della ASL RMB al Sindaco Alemanno sulla opportunità di un sistema di sorveglianza (pdf 745 kb)

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I CITTADINI CHIEDONO al SINDACO ALEMANNO di invalidare l'A.I.A. alla BASF e di avviare i CONTROLLI
dell'Istituto Superiore di Sanità utilizzando il Fac-simile riportato in basso:


Fac-Simile del Fax per il Sindaco Alemanno - modificabile nei contenuti (doc 30 kb)
Fac-Simile del Fax per il Sindaco Alemanno - da stampare e compilare (pdf 23 kb)

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