Comitati per l'ambiente di Settecamini, Case Rosse, Setteville
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LA BASF HA CHIUSO DEFINITIVAMENTE L'INCENERITORE DI RIFIUTI

E IL REPARTO DI RAFFINAZIONE DELLE CENERI

1° GENNAIO 2016 - Il Dipartimento dei Servizi di Tutela e Valorizzazione dell'Ambiente della Città Metropolitana di Roma Capitale (Ex Provincia) ha Determinato la chiusura definitiva del reparto di incenerimento dei rifiuti a base di catalizzatori esausti a partire dal 1° gennaio 2016 e anche la chiusura del reparto di raffinazione delle ceneri a partire dal 1° febbraio 2016, su richiesta della Basf. Per maggiori dettagli si allega la Determinazione ufficiale al seguente link:

 Determinazione Dirigenziale n. 6245 del 22 dicembre 2015 (84 Kb .pdf) 

E' con grande soddisfazione che i Cittadini e i Comitati considerano conclusa una vicenda durata tanti anni e che ha avuto come obbiettivo primario la delocalizzazione dell'inceneritore di rifiuti tossici e pericolosi, incompatibile con il territorio densamente abitato, nonché il reparto di raffinazione delle ceneri dove si utilizzavano elevati quantitativi di sostanze tossiche e pericolose, e venivano prodotte acque reflue industriali versate in grandi quantità nell'Aniene. Inoltre, la chiusura dell'inceneritore, insieme all'eliminazione dello stoccaggio dei rifiuti (catalizzatori esausti), erano anche le fonti di rischio espresse dalla ASL RMB nel suo parere negativo all'A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale).

 
Tuttavia è lecito chiedersi se, e se sì in che misura, la decisione della Basf di delocalizzare l’inceneritore dei rifiuti (catalizzatori esausti)  e del reparto di raffinazione delle ceneri, sia stata in qualche modo influenzata da tutto quanto è emerso negli ultimi 15 anni di lotta dei Cittadini puntualmente riportato nel presente sito. In sintesi i fatti più rilevanti, anche recenti, sono stati: il parere negativo della ASL RMB all’A.I.A. per l’inceneritore e per lo stoccaggio di 110-120 ton. di rifiuti; alcuni risultati delle indagini epidemiologiche non ultima quella del gennaio 2015 dal titolo “Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in prossimità dello stabilimento BASF Italia Srl”; la recente sentenza del TAR Lazio che ha impedito alla Basf di triplicare i rifiuti pericolosi da bruciare nell’inceneritore; infine le indagini della Magistratura che durano ormai da oltre tre anni e che, da quanto riportato dalla stampa, hanno espresso alcuni indagati. A seguito di queste indagini sullo stabilimento Basf sono stati sospesi alcuni scarichi di acque reflue industriali versate nell’Aniene e un deposito temporaneo dei rifiuti, come riportato anche nell’ultima Determina che sancisce la chiusura definitiva dell’inceneritore.

In che misura questi avvenimenti abbiano influenzato le decisioni della Basf sulle delocalizzazioni, lo sa solo la Basf.


Infine la Basf ha annunciato che, in merito agli esuberi, prima di Natale 2015 è stato raggiunto un accordo con i Sindacati che riduce l'impatto occupazionale da 60 a 35 unità, quasi il 40%. Oltre alle ricollocazioni dirette nel sito di Roma la Basf ne ha proposte altre in sedi diverse in Italia ed all'estero anche incentivate economicamente. Pertento ci auguriamo che il numero dei dipendenti impattati si riduca ulteriormente. Ai lavoratori giunga tutta la solidarietà dei Cittadini e dei Comitati.
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LA BASF ANNUNCIA LA CHIUSURA DEL REPARTO DI INCENERIMENTO

E DEL REPARTO DI RAFFINAZIONE DELLE CENERI

DAL 1° GENNAIO 2016

22 settembre 2015 - La BASF ha deciso la delocalizzazione all’estero delle sue attività di incenerimento dei rifiuti tossici e nocivi e di raffinazione delle ceneri. Un evento che giunge dopo decenni di battaglie dei Cittadini per difendere il proprio diritto alla salute, tra gli interessi della potente multinazionale e l’inettitudine della classe politica locale. 

Al seguente link trovate il Comunicato dei Comitati con tutte le considerazioni del caso:

 Comunicato dei Comitati sulla delocalizzazione dell'inceneritore di rifiuti dello stabilimento BASF di Roma 

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BASF: NUOVI RISULTATI DI UNA INDAGINE EPIDEMIOLOGICA

13 maggio 2015 - Il Dipartimento di epidemiologia del Lazio (DEP) ha recentemente concluso un’indagine epidemiologica dal titolo Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in prossimità dello stabilimento BASF Italia Srl. In sintesi, l’indagine – che guarda al periodo 2001-2012 ed utilizza metodologie molto più efficaci di quelle adottate in passato - mostra nuove evidenze per la salute degli abitanti di Settecamini e Case Rosse.
L’indagine evidenzia scientificamente una nuova evidenza: ci si ammalerebbe di più nell’area più vicina agli impianti. Così riporta, infatti, lo studio:

Si ritiene che, se pur i risultati dell’indagine non possono essere interpretati in termini di relazione causa effetto tra la presenza delle emissioni dell’impianto industriale ed alcuni eccessi di eventi sanitari riscontrati, alcuni eccessi osservati nell’area più vicina agli impianti dovranno essere oggetto di successivi approfondimenti. [grassetto aggiunto, NdR]”

Al seguente link tutto il rapporto dell'indagine:

Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente in prossimità dello stabilimento BASF Italia Srl

I Comitati hanno analizzato punto per punto tutta l’indagine realizzando una loro relazione che commenta i dati epidemiologici e li integra con quelli del periodo 1987-2001.Questa ulteriore relazione dei Comitati analizza i dati epidemiologici nell’arco di 26 anni concludendo che tutti gli eccessi per causa di morte o malattia evidenziati sono compatibili con l’indiscusso inquinamento ambientale che riguarda l’area di Settecamini – Case Rosse. Il traffico veicolare è una fonte di tale inquinamento, come in altre zone di Roma, ma è anche vero che nell’area c’è un inceneritore che brucia 4 tonnellate al giorno (h24) di rifiuti chimici anche pericolosi. In questo contesto, anche considerando il recentissimo sviluppo demografico dell’area intorno allo stabilimento, si impone senza ombra di dubbio la chiusura dell’inceneritore per il principio di precauzione. . Al seguente link tutta la relazione dei Comitati

Relazione dei Comitati con commenti e integrazioni all'indagine del DEP Lazio

L’obiettivo, come previsto nel parere del Sindaco del 15 ottobre 2009 all’AIA concessa il 31/12/2009, resta quindi la delocalizzazione dello stabilimento, o almeno dell’inceneritore e del reparto di raffinazione delle ceneri, che sono i processi più inquinanti e che contribuiscono solo al 20% circa della produzione industriale di catalizzatori della Basf.

I nuovi dati epidemiologici confermano che il parere negativo dell’ASL RMB all’AIA del 2009, espresso con chiarezza e ribadito nuovamente per l’AIA del 2011 nelle riunioni tenutesi presso il Gabinetto del Sindaco, era indiscutibilmente supportato da evidenze oggettive. L’allora Sindaco di Roma, On Alemanno, non poteva ignorarlo come ha fatto e come continua a fare l’attuale Sindaco, On. Marino, responsabile per legge della salute dei cittadini, e per di più medico.

Le indagini epidemiologiche ed ambientali non sono ancora ritenute sufficienti ad accertare il nesso di causalità con lo stabilimento? Il Sindaco, in attesa dei “successivi approfondimenti”, è tenuto ugualmente a intervenire almeno con la chiusura dell’inceneritore e del reparto di raffinazione delle ceneri per il principio di precauzione.

Il Sindaco ha inoltre il dovere di chiedere subito alla Provincia di Roma il riesame dell’AIA (art. 29 quater, c.7 e art. 29-octies, del D.Lgs 152/2006) con la prescrizione tassativa di delocalizzare l’inceneritore e il reparto di raffinazione delle ceneri.

I Cittadini attendono un’immediata riapertura del tavolo per la delocalizzazione, prescritto dall’AIA 2011, che avrebbe dovuto produrre una proposta concreta già entro il 31.12.2013, proposta di cui invece ancora non c’è traccia. La delocalizzazione va completata entro e non oltre la scadenza dell’AIA il 30 dicembre 2017.
Inoltre, il Sindaco dovrà prendere una netta posizione in merito alla destinazione d’uso dell’area dello stabilimento: nel caso in cui BASF dovesse decidere di delocalizzare licenziando i lavoratori, tutta l’area di 50.000 mq dovrà essere destinata a Parco pubblico con giardini ed alberi.

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UN NUOVO INCENERITORE? -  NUOVI DATI SULLA SALUTE DEI CITTADINI

22 Aprile 2015 - il Quotidiano IL TEMPO di Roma così titola un suo articolo: "Basf: il pm ne indaga altri due - Abuso d'ufficio e falso per due funzionari della Provincia di Roma". L'articolo riporta si allargano gli accertamenti investigativi del sostituto procuratore Alberto Galanti, che ha firmato una nuova proroga di indagini tutta dedicata all’operato dei due funzionari pubblici. Stando a quanto emerso, avrebbero firmato un’autorizzazione ritenuta «illecita» relativa alla costruzione e all’utilizzo di un inceneritore all’interno dell’azienda. Gli investigatori ipotizzano che l’atto in questione sia stato rilasciato grazie a una presunta forzatura giuridica che – è l’ipotesi tutta verificare – sarebbe stata tutta a vantaggio dell’azienda. Il fronte investigativo, inoltre, è anche su un altro aspetto: i materiali che sarebbero finiti in questo inceneritore. Il pubblico ministero intende accertare se siano state bruciate altre sostanze diverse da quelle per le quali c’era l’autorizzazione.”. Al seguente link tutto l'articolo:

Articolo de IL TEMPO di Roma del 22 aprile 2015 


Attendiamo di capire meglio i contenuti, i dettagli delle indagini ed il capo di accusa. Intanto la Basf continua a difendersi, riporta l’articolo, dietro lo spillo del recente studio ISS, già contestato, smontato e annullato dalla contro-relazione con cui i Comitati e l’associazione Raggio Verde hanno evidenziato che si è trattato di uno spreco da 100.000€ di soldi pubblici, perpetuato a discapito della salute degli abitanti dei quartieri limitrofi alla BASF.

Il tutto avviene in un contesto, quello di Settecamini - Case Rosse dove le condizioni di salute dei cittadini sono drammaticamente peggiori di quelle di altre aree di Roma, come confermano varie indagini epidemiologiche tra cui una del 2007 (quindi precedente alla costruzione delle case a ridosso dell’inceneritore) che evidenzia un quadro oggettivamente preoccupante nel periodo 2001-2005. Il Comitato di Quartiere di Case Rosse, venuto a conoscenza di quello studio, lo ha come al solito analizzato attentamente e ha elaborato una relazione disponibile al seguente link:


Relazione dei Comitati sull'indagine epidemilogica del DEP Lazio per i quartieri di Roma del 2007 ( 710 Kb .pdf) 


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CONTROLLI INUTILI: L'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA'  RESTITUSCA I 100.000 €.  DEI CITTADINI

16 febbraio 2015: La Provincia di Roma ha pubblicato la relazione finale dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sui controlli all’esterno dello stabilimento Basf in data 13 gennaio 2015. Le assurde, quanto attese, conclusioni dell’ISS hanno costretto i Comitati e l’Associazione Raggio Verde a elaborare una loro contro-relazione in cui “smontano” punto per punto la relazione finale dell’ISS gravemente carente nelle modalità operative, contraddittoria nelle conclusioni e, quindi, inefficace e destituita di ogni validità rispetto all’obiettivo dei controlli.

Pertanto alla luce di tutto quanto riportato nella contro relazione dei Comitati, l’indagine realizzata dall’ISS deve essere invalidata e di conseguenza:

1) Deve essere sospesa l’AIA concessa il 30 dicembre 2011 perché ancora oggi priva di dati certi sull’inquinamento della BASF.

2) Devono essere restituiti i 100.000 € percepiti dall’ISS per non aver rispettato tutti i termini della convenzione.

3) I funzionari della Provincia di Roma, per competenza, risponderanno alla Corte dei Conti ed alla Magistratura per eventuali inadempienze in merito alla vigilanza per il rispetto dei termini della convenzione.

4) Il Sindaco di Roma dovrà finalmente salvaguardare la salute dei cittadini installando subito una centralina di controllo polifunzionale permanente nell’area attigua allo stabilimento BASF (area artigianale) in attesa che venga attuata la delocalizzazione dell’inceneritore e del reparto di lavorazione delle ceneri della BASF.

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ASSEMBLEA PUBBLICA A CASE ROSSE  SU BASF E QUARTIERE
CON LA PARTECIPAZIONE DELLA BASF

Il 22 novembre 2014 si è tenuta un’Assemblea Pubblica a Case Rosse dove si è parlato della Basf e del quartiere. Al seguente link il filmato con una sintesi degli interventi:

Per visionare il Filmato CLICCA QUI

Prima di iniziare l'Assemblea, all'ingresso della Parrocchia, abbiamo incontrato il nuovo Responsabile della Comunicazione della Basf che si è presentato ai Comitati esprimendo la volontà sua e dell'Azienda ad instaurare un rapporto diretto con Comitati e Cittadini. Poi ha chiesto gentilmente il nostro consenso ad assistere all'Assamblea. Abbiamo replicato che non è necessario nessun consenso perchè l'Assemblea è Pubblica, quindi aperta a tutti.
In merito alla apprezzabile quanto inaspettata disponibilità espressa dal 
nuovo Responsabile della Comunicazione della Basf noi abbiamo risposto con una lettera che rendiamo disponibile a tutti al seguente link secondo il principio di assoluta trasparenza a cui siamo abituati:

Lettera dei Comitati al responsabile della Comunicazione della BASF (pdf 94 kb )

La Basf ha ritenuto di rispondere alla lettera ribadendo le sue posizioni, legittime ma molto distanti da quelle dei Comitati, confermando così l'impraticabilità di approcci di qualsiasi tipo. Di seguito la Lettera della Basf:


Mentre la Basf continua a dichiarasi estranea ai fatti riportati dalla stampa, il 26 novembre 2014 vengono pubblicati due nuovi articoli su IL TEMPO con il titolo "Falda inquinata, confermati i sospetti" e su IL CORRIERE della SERA con il titolo "La fabbrica Basf e la falda inquinata. Un dossier accusa" Gli articoli ai seguenti link:
 Articolo de IL TEMPO del 26 novembre 2014 (pdf 549 kb )
 Articolo de IL CORRIERE della SERA del 26 novembre 2014 (pdf 453 kb )
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LA BASF ANNUNCIA: COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE RIVOLTA AL TERRITORIO:
MA E' INFORMAZIONE VERA?

La Basf ha deciso di  convocare separatamente in Azienda alcune testate giornalistiche locali per raccontare la sua realtà. Ai Comitati risulta che abbiano risposto all'appello due giornali: La Fiera dell'EST e il TIBURNO.

Il 21 novembre 2014 il giornaleLa Fiera dell’EST” ha pubblicato un articolo dal titolo: Nel cuore della Basf - Visita all’interno dello stabilimento chimico che i comitati cittadini da 10 anni combattono perché ritenuto “inquinante”. L’articolo apre con la notizia La BASF ha deciso di avviare un percorso di comunicazione e informazione rivolto al territorio”. L'articolo è dedicato tutto al "Racconto" della Basf senza alcun contraddittorio, cosa alquanto insolita per una corretta informazione, al punto che i Comitati si sono visti costretti a ribattere punto per punto. 
Si ricorda che nel 2008 lo stesso giornale aveva accettato di pubblicare una pagina promozionale della Basf senza indicarne il carattere pubblicitario
Ai seguenti link i due articoli:

Articolo de La Fiera dell'EST del 21 novembre 2014 con i commenti dei Comitati (pdf 72 kb ) 
La pagina pubblicitaria della Basf su La Fiera dell'EST dell'ottobre 2008 (pdf 288 kb )

L'articolo del "TIBURNO" del 25 novembre 2014 è ugualmente imperniato sul "Racconto" della Basf ma è molto interessante perchè la giornalista ha posto alcune precise domande a cui la Basf ha risposto, tra queste: 

1) La Basf ha iniziato a bruciare i nuovi rifiuti pericolosi autorizzati dalla Provincia prima della sentenza del TAR e sospesi solo dopo!!! La Basf dichiara al momento non abbiamo necessità a lavorare con quei volumi”, scelte di “business” che se il TAR non avesse “limitato” non si sarebbero però fermate. In pratica la Basf minimizza la sentenza del TAR.

2) ”Solo con un piano d’investimento possiamo pensare di ingrandirci e quindi di spostarci - conclude l’A. D. della Basf – ma non necessariamente a 30 km. Potremmo anche andare altrove, il nostro cliente è il mondo”. Queste parole suonano come un “avvertimento”! Non è chiaro verso chi. Ma è certo che, se la Basf decidesse di abbandonare i suoi lavoratori, pagherebbe cara questa scelta perché l’attuale sito dello stabilimento di 50.000 mq potrebbe avere un valore di diversi milioni di euro solo se fosse riconosciuto edificabile dal Comune di Roma. Altrimenti i Cittadini pretenderanno che quell’area, una volta bonificata, diventi un bel parco alberato che dia finalmente una boccata di ossigeno a tutto il territorio. Qui di seguito trovate l'articolo del TIBURNO con i commenti dei Comitati:

Articolo del TIBURNO del 25 novembre 2014 (pdf 2,27 Mb )

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SCANDALO BASF:  10 INDAGATI PER TRAFFICO DI RIFIUTI

15 Novembre 2014: il Quotidiano IL TEMPO di Roma così titola un suo articolo, poi aggiunge:Traffico illecito di rifiuti e inquinamento delle acque. Sono i reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica di Roma, che ha iscritto nel registro degli indagati 10 persone, tra funzionari della Basf, leader nella produzione di catalizzatori chimici a base di metalli preziosi, e di alcune società che eseguivano analisi chimiche. Coinvolti anche dirigenti della Provincia di Roma. Leggi tutto l'articolo al seguente link:

Articolo de IL TEMPO di Roma del 15 novembre 2014 

A proposito delle indagini della ASL nel 2006, citate in questo articolo, e che avevano evidenziato la presenza al suolo di sostanze estremamente pericolose per la salute umana in un'area di circa 500 metri dal perimetro dello stabilimento, la Basf respinge questa tesi e cita un documento dell'Istituto Superiore di Sanità del 29 maggio 2014, disponibile al seguente link con i commenti dei Comitati:

Documento dell'I.S.S. del 29 maggio 2014 con commenti dei Comitati ( 710 Kb .pdf) 

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UNA GRANDE VITTORIA:
IL TAR DEL LAZIO ANNULLA L'AUMENTO DEI RIFIUTI BRUCIATI DALLA BASF

In data 31 Ottobre 2014 il TAR del Lazio ha accolto il ricorso presentato dal Comitato di Quartiere Case Rosse annullando la determinazione 6593 del 20 Novembre 2013 nel punto in cui la Provincia di Roma autorizzava la BASF ad incrementare la quantità di rifiuti pericolosi (catalizzatori esausti) da bruciare, da 240 ton\anno a 450 ton\anno, e ad aumentare tutti i rifiuti fino a 500 ton\anno.

La BASF era stata così autorizzata dalla Provincia di Roma a triplicare i rifiuti pericolosi da bruciare nel suo inceneritore in un'area divenuta residenziale con, a pochi metri, un asilo nido.

Nella sentenza viene ribadita la “legittimazione attiva del comitato composto da numerosi cittadini residenti/domiciliati nella zona dove è collocato l’impianto in questione, che lo stesso comitato è radicato e attivo in via continuativa da diversi anni nel territorio, senza fini di lucro, con scopo statutario di rimozione delle cause esistenti e dunque di tutela ambientale”. 
(respinta l'illegittimità del comitato richiesta dalla Provincia perchè destituita di fondamento)
La sentenza specifica “Nel merito il ricorso è fondato nel punto in cui era stato disposto l'incremento della quantità autorizzata di catalizzatori esausti da trattare “per eccesso di potere sotto i concorrenti profili del difetto di istruttoria e di motivazione”.

Il comitato accoglie con viva soddisfazione la sentenza del TAR, e ringrazia l’associazione Raggio Verde per la competente tutela legale fornita. Auspica da parte della Provincia di Roma e delle Istituzioni un'attenta ponderazione dei delicati interessi in gioco e soprattutto un più attento operato nel rispetto e nella garanzia della salute della cittadinanza. Qui di seguito la sentenza:

Sentenza del TAR del Lazio del 31 ottobre 2014 (pdf 3.241 kb )

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lL CONSIGLIERE COMUNALE ENRICO STEFANO DEL M5S PRESENTA UNA NUOVA INTERROGAZIONE
AL SINDACO MARINO SULLA DELOCALIZZAZIONE DELLA BASF

29 Ottobre 2014: ENRICO STEFANO, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle, presenta una nuova interrogazione urgente al Sindaco di Roma IGNAZIO MARINO con due rischieste precise:

1) Entro quali tempi intendA avviare a conclusione il tavolo per la delocalizzazione 

2) Se intenda emettere ordinanza di chiusura dell'inceneritore e dei raparti di raffinazione delle ceneri dello stabilimento della società BASF Italia Spa di via di Salone di Roma

Riteniamo che questa interrogazione giunga opportuna dal momento che le richieste dei Comitati restano abitualmente senza risposta. Per questo ringraziamo il Consigliere di M5S Enrico Stefano. Di seguito il link all'interrogazione.

Interrogazione del Consigliere Enrico Stefano al Sindaco Marino (.pdf 261 kb )

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SALTA IL TAVOLO PER LA DELOCALIZZAZIONE DELLO STABILIMENTO BASF
COMITATI E CITTADINI CHIEDONO AL SINDACO MARINO
UNA ORDINANZA DI CHIUSURA DEI REPARTI FORNI E TRATTAMENTO CENERI


Il 7 Ottobre 2014
Cittadini e Comitatil hanno preso atto che il tavolo per la delocalizzazione dello Stabilimento Basf avviato a gennaio 2014  tra il Comune di Roma e la Basf non si è materializzato. Di conseguenza hanno presentato una ISTANZA al SINDACO MARINO e a TUTTE LE ISTITUZIONI coinvolte nella vicenda Basf con il seguente OGGETTO:

Oggetto:

-       Istanza urgente al Sindaco Marino per la conclusione del tavolo di trattativa tra la Basf Italia ed il Comune di Roma per la delocalizzazione dello stabilimento di Via di Salone 245 – Roma.

-       Richiesta di Ordinanza di chiusura immediata dell’ inceneritore e dei reparti di raffinazione delle ceneri di detto impianto.

-       Attribuzione di responsabilità per il loro operato ai funzionari politici ed amministrativi competenti per le autorizzazioni e i controlli sulle attività dello stabilimento Basf o per le indagini ambientali ed epidemiologiche, in relazione alle sue incompatibilità con gli abitanti esposti alle ricadute degli inquinanti.

 

Nel documento al seguente link trovate tutti i dettagli:

Istanza al Sindaco MARINO e Attribuzione di responsabilità alle ISTITUZIONI  per la vicenda BASF (pdf 247 kb )

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DAL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA:
UN ESEMPIO DI CATTIVA INFORMAZIONE
Il 30 settembre 2014 il quotidiano LA REPUBBLICA ha pubblicato un articolo che, tra imprecisioni grossolane ed inaccettabili, da voce a non meglio identificati dirigenti della BASF che con toni minacciosi lamenterebbero una sorta di “eccesso di controlli” da parte delle autorità. Leggete i commenti dei Comitati all'articolo:

Articolo del quotidiano LA REPUBBLICA del 30 settembre 2014 (pdf 247 kb )

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LA MAGISTRATURA SOSPENDE ALLA BASF: LO STOCCAGGIO DEI RIFIUTI
E ALCUNI SCARICHI DELLE ACQUE INDUSTRIALI NELL’ANIENE

L’11 settembre 2014 il quotidiano IL TEMPO ha pubblicato un articolo dal titolo: “BASF, acqua contaminata nell’Aniene Tolta l’autorizzazione Ambientale”. Inoltre scrive che dai primi risultati delle analisi dell’Istituto Zooprofilattico sono risultati contaminati alcuni esemplari di trote e carpe del vicino laghetto di pesca sportiva sequestrato a maggio.

Il 15 agosto 2014 IL MESSAGGERO ha pubblicato un articolo dal titolo: “<<Acqua contaminata con ceneri e scorie>> Sigilli allo scarico Basf”. Qui viene segnalato, tra l’altro, che “Il PM ha formalmente iscritto nel registro degli indagati Direttore e Gestore dello Stabilimento compresi due funzionari della Provincia di Roma che avrebbero omesso molte cose”.

In realtà la Provincia, su segnalazione della Magistratura, a giugno 2014 ha sospeso alla Basf l’AIA del dicembre 2011 per la parte relativa all’area di deposito temporaneo dei rifiuti, e, ad agosto 2014, per la parte relativa ad alcuni scarichi nell’Aniene delle acque meteoriche e industriali perché potrebbero comportare una situazione di pericolo per l’ambiente dal momento che le analisi dell’Arpa avevano evidenziato la presenza di sostanze pericolose

In pratica, la sospensione dello stoccaggio dei rifiuti pericolosi e non (catalizzatori esausti) e la sospensione di alcuni scarichi di acque reflue industriali interessano due importanti attività della Basf: 1) Il ciclo di incenerimento dei catalizzatori esausti (rifiuti) e 2) I processi chimici della raffinazione delle loro ceneri durante i quali vengono utilizzate centinaia di tonnellate di sostanze tossiche e pericolose e infine create elevate quantità di acque industriali versate nell’Aniene.
Questi due processi dello stabilimento di Roma sono i più inquinanti in assoluto, tanto è vero che la Magistratura è intervenuta su di essi con una parziale sospensione dell’AIA.
EBBENE, la QUANTITÀ DI METALLI PREZIOSI che la BASF recupera dalle ceneri provenienti dai catalizzatori esausti bruciati rappresenta solo il 20% circa dei metalli preziosi utilizzati per produrre i catalizzatori freschi, l’altro 80%, secondo l’Azienda, deriva da acquisti.
Quindi LA SOLUZIONE a tutti i problemi è semplice: la DELOCALIZZAZIONE sia dell’INCENERITORE di catalizzatori esausti che della RAFFINAZIONE delle loro ceneri.

Articolo del IL MESSAGGERO del 15 agosto 2014 (pdf 500 kb )
Articolo del IL TEMPO dell'11 settembre 2014 (pdf 40 kb )
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CORTEO DI PROTESTA DAVANTI ALLA BASF
TUTTI I CITTADINI SONO PREOCCUPATI PER LA LORO SALUTE

Il 30 maggio 2014 centinaia di cittadini si sono riversati nelle strade per manifestare il loro forte grido di dissenso contro la BASF
Non
può esserci un inceneritore di rifiuti tossici e pericolosi dentro un quartiere! A Roma, nella Capitale d’Italia, esistono bambini che vanno a scuola in un asilo nido che si trova a 300 metri da un inceneritore!!!
Per troppo tempo si è perpetuata questa ignominia della ragione, del diritto civile, del diritto alla salute. Le vicende di queste ultime settimane testimoniano che la magistratura sta arrivando, mettendo in luce ciò che le istituzioni in questi anni non sono state in grado di contrastare.
Ora facciamo in modo che anche la Politica ci ascolti!
La cortina fumogena alimentata dal silenzio e l’omertà delle persone si sta diradando.
Un movimento forte di coscienze civili sta nascendo per opera dei comitati di cittadini che si uniscono per far sentire ancora più forte la loro voce.
Questo è recentemente accaduto con la protesta che i cittadini hanno fatto a Settecamini per il centro di accoglienza.
Questo è accaduto venerdì 30 maggio con i comitati di Case Rosse, Settecamini, Crescere Insieme e Forno Casale.
La giustizia farà il suo corso, ma i suoi tempi sono lunghi. Quelli della politica possono essere brevi o lunghi a seconda della pressione che NOI Cittadini mettiamo sulle Istituzioni.
Un grazie a tutti quelli che hanno lottato e lottano per migliorare il nostro domani, il futuro dei nostri figli.



Per visionare il Filmato dei Comitati CLICCA QUI


Per visionare il Filmato di "Tiburno TV"  CLICCA QUI

Link agli articoli sono disponibili all'interno del documento del 30 maggio 2014 (pdf 612 kb )
Volantino per il corteo di protesta del 30 maggio 2014 (pdf 822 kb )

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SEQUESTRATO IL LAGHETTO DI PESCA SPORTIVA VICINO ALLA BASF 
PER LE ACQUE INQUINATE

19 maggio 2014: La polizia di Roma Capitale ha posto sotto sequestro il laghetto di pesca sportiva antistante la BASF a causa dell’inquinamento delle acque. I sigilli al laghetto sono scattati dopo che controlli condotti dall’ARPA nei mesi scorsi hanno rivelato una concentrazione superiore ai limiti consentiti di sostanze molto inquinanti e cancerogene quali tricloroetano, tribrometano, dibromoclorometano, bromoclorometano e nichel.

Sotto il profilo giudiziario, due dirigenti della BASF risultano indagati per avere, si legge nel capo di imputazione,  «...gestito ingenti quantitativi di rifiuti mediante illecita attribuzione di codici CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) in uscita dall'impianto al fine di consentirne lo smaltimento in assenza di autorizzazione specifica», nonché per aver «contaminato terreni e falde acquifere circostanti e sottostanti l'area interessata dallo stabilimento» ed aver «aperto un nuovo scarico discontinuo di acque reflue industriali senza autorizzazione (…omissis…)».

All’operazione hanno dato risalto numerose testate giornalistiche, RAI3 e TV e radio locali. Nel seguente documento sono ripostati alcuni link agli articoli di stampa:

Link agli articoli sono disponibili all'interno del documento del 19 maggio 2014 (pdf 612 kb )

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NUOVO BLITZ DI ALLO STABILIMENTO DELLA BASF 
DOPO IL BLITZ DEL 29 MAGGIO DEL 2012


13 maggio 2014: BLITZ di 150 Agenti tra Vigili della Polizia locale, della Polizia Provinciale e tecnici dell’ARPA nel sito BASF di via di Salone, disposto dalla Procura di Roma è iniziato nelle prime ore della mattina e fino a tarda sera c’era ancora un importante dispiegamento di forze dell’ordine davanti ai cancelli.
Si tratta di una notizia molto importante, segno evidente che sta andando avanti l’inchiesta avviata a seguito degli esposti alla magistratura di Comitati e Cittadini in questi anni.
All’operazione hanno dato risalto numerose testate giornalistiche, RAI3 e TV e radio locali. Nel seguente documento sono ripostati alcuni link agli articoli di stampa:

Link agli articoli sono disponibili all'interno del documento del 13 maggio 2014 (pdf 612 kb )

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LA ASL RMB CONFERMA LE MOTIVAZIONI AL SUO PARERE NEGATIVO ALL'AUTORIZZAZIONE DELL'INCENERITORE
IN RISPOSTA AGLI ASSESSORI ALL'AMBIENTE ED ALLA SALUTE DEL COMUNE DI ROMA

18 Marzo 2014: Ricordate che il 24 febbraio (vedi in basso) gli Assessori del Comune di Roma all'Ambiente, Estella Marino, e alla Salute , Rita Cutini, avevano scritto ai dirigenti competenti della Provincia, dell'Istituto Superiore di Sanità, della ASL e dell'ARPA chiedendo di dare risposte certe alle osservazioni dei Comitati? Ebbene, solo la ASL RMB ha risposto con copia ai Comitati confermando tutte le motivazioni per le quali aveva espresso parere negativo all'Autorizzazione dell'inceneritore della Basf nel marzo 2009Dobbiamo riconoscere al Dr. Fabrizio Magrelli, Direttore del SISP della ASL RMB,  la sua indiscutibile onestà morale, trasparenza e competenza professionale. Nei seguenti documenti trovate tutte le informazioni che confermano questo alto riconoscimento: 

Risposta della ASL RMB alla lettera degli Assessori all'Ambiente ed alla Salute del Comune di Roma del 18 marzo 2014 (pdf 612 kb )
Conclusioni della ASL RMB sul parere negativo all''AIA per l'inceneritore della Basf/Engelhard del 23 marzo 2009 (pdf 212 kb )

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MANIFESTAZIONE IN PIAZZA SANTI APOSTOLI
NEL CUORE DI ROMA DAVANTI ALLA SEDE DELLA PROVINCIA

9 marzo 2014: Dopo le tre assemblee a Case Rosse, a Settecamini e aIl'OASI (Parco Tibur) i Cittadini hanno voluto manifestare al centro di Roma in Piazza Santi Apostoli, davanti a Palazzo Valentini, sede della Provincia che ha concesso le autorizzazioni alla Basf.
Lo slogan della manifestazione è stato: "
I fumi tossici dell’inceneritore BASF non sono solo un problema di Case Rosse e Settecamini, ma le acque industriali scaricate nel fiume Aniene e poi nel Tevere non si fermano a Roma Est…


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UDIENZA AL TAR DEL LAZIO PER LA SOSPENSIVA DELL'AUMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI ALLA BASF
LA PROVINCIA SI OPPONE AL RICORSO DEL COMITATO IN MODO PROVOCATORIO

5 Marzo 2014: Erano presenti all'udienza l'Avv. Teofilatto dell'Ass. RAGGIO VERDE per il Comitato Case Rosse, gli Avvocati della BASF, gli Avvocati della Provincia di Roma e l'Avvocato del Comune di Roma. La Provincia aveva presentato una memoria di 42 pagine e la Basf una di 21 pagine. Nessuna memoria depositata dal Comune di Roma. Nell'ordine dei casi da discutere nella giornata il nostro era il n. 21. In considerazione della complessità dell'argomento e dell'emergenza salute, si è chiesto di anticipare l'udienza del merito, quella del verdetto finale, a pochi mesi ed è stata concessa per il 2 luglio prossimo (normalmente avviene idopo 2-3 anni).

Tra i tanti punti oggetto del giudizio presentati dalle parti, ce n'è uno, pregiudiziale, rivolto a respingere l'intero ricorso del Comitato, cioè quello della legittimità del Comitato a opporsi.  Sia la Basf che la Provincia si sono appellati a questo punto, come era prevedibile, ma solo LA PROVINCIA LO HA FATTO IN MODO PROVOCATORIO E SCORRETTO rapportando il numero dei Soci del Comitato prima agli abitanti di tutto il IV Municipio, 0,04%,  e poi a quelli di tutto il Comune di Roma, 0,0027% come se noi affermassimo che l'inquinamento della Basf fosse esteso a tutto il IV Municipio e, ancora peggio a tutta Roma. Ma la maggiore provocazione sta nel fatto che i funzionari della Provincia, pagati con i nostri soldi, dopo aver concesso alla Basf tutto ciò che essa ha richiesto, senza tenere conto delle osservazioni di Comitati e Cittadini, quantomeno dovrebbero permettere un giusto confronto davanti ai giudici, invece di cercare di impedirlo.  



Per visionare i dettagli Clicca QUI (.pdf 161 Kb)

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I CITTADINI DELL'OASI (PARCO TIBUR)
IN ASSEMBLEA PER PROTESTARE CONTRO L'INCENERITORE DELLA BASF
NEL FILMATO TUTTE LE INFORMAZIONI

22 Febbraio 2014: I Cittadini che abitano a ridosso dello stabilimento Basf nel quartiere OASI (Parco Tibur) uniti in Assemblea, ascoltano con preoccupazione TUTTE le VICENDE degli ultimi anni che hanno visto le ISTITUZIONI disposte più a favorire la Basf che la salute dei Cittadini. 



Per conoscere tutte le informazioni Clicca QUI e prendi visione del FILMATO

LENZUOLA AI BALCONI: L'ARIA PULITA E' UN DIRITTO

Un invito a tutti i Cittadini di partecipare alla protesta dei lenzuoli alla finestra con la scritta "L'ARIA PULITA E' UN DIRITTO"



UN POETA  PER  L'ARIA PULITA


Serafino Martella di Settecamini ha espresso i suoi sentimenti di rabbia e preoccupazione nei confronti dell'inquinamento dell'aria scrivendo le sue riflessioni in versi e note:
"UN VALZER DI PERIFERIA" , (canzoncina per tutti)
Questo è un walzer di periferia, … che non avrei voluto cantare, … se lo faccio non è colpa mia, … ma di chi non ci vuole ascoltare.
Alle note di questa canzone, … con la gente che vive qui intorno, … alla fine vogliamo spazzare, …i veleni ed i fumi di un forno.
No!, non ci fermate più, …vieni!, unisciti anche tu! …è un diritto per la vita, …che quest'aria sia pulita!
Questo è un walzer che vuol pulizia, …anche fra chi ci vuol governare, …e ci lascia, indifesi, in balìa, …di chi sporca e continua a sporcare.
Ci aspettiamo che cambi la scena, …alle note di questa canzone: …che sia data ai corrotti la pena, …e alla BASF la dislocazione!
No!, non ci fermate più, …vieni!, unisciti anche tu! …è un diritto per la vita, …che quest'aria sia pulita! …
Ma non c'illudiamo ancora, …che la lotta sia finita! 

"L'ARIA PULITA" (canzoncina per bambini)
Ogni dì nel mio giardino, … veniva un uccellino, … come fu, come non fu, … ma lui qui non viene più!
Chissà perché di notte, … mi pizzica la gola, … e sento strani odori, … su!, dite una parola! …
Non so cosa succede, … all'aria che respiro, … un bimbo ve lo chiede, … non mi prendete in giro!
E' qui che conduciamo, … l'unica nostra vita, … per questo pretendiamo … che l'aria sia pulita!

Per ascoltare le canzonicine cantate in occasione dell'Assemblea Pubblica all'Oasi (Parco Tibur) CLICCA QUI

Qui di seguito travete la raccolta completa di "VERSI E NOTE DA UN CAMINO" di Serafino Martella:


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I CITTADINI DI CASE ROSSE IN ASSEMBLEA
PER PROTESTARE CONTRO L'AUMENTO DEI RIFIUTI BRUCIATI DALLA BASF




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CONFLITTO TRA ISTITUZIONI ?
PER LA PRIMA VOLTA GLI ASSESSORI ALL'AMBIENTE ED ALLA SALUTE DEL COMUNE DI ROMA
PRETENDONO SPIEGAZIONI SULLA VICENDA BASF DAGLI UFFICI COMPETENTI

12 Febbraio 2014: Comitati e Cittadini per anni hanno continuato a denunciare a TUTTE le ISTITUZIONI competenti le modalità con cui venivano effettuati i controlli e concesse le Autorizzazioni alla Basf senza mai avere alcun riscontro. Si aveva la netta sensazione che nessuno si degnasse di leggere i documenti dei Comitati e dei Cittadini. OGGI, per la prima volta, gli Assessori del Comune di Roma all'Ambiente, Estella Marino, e alla Salute , Rita Cutini, interrompendo un passato di connivenza o indifferenza, hanno scritto, nero su bianco, ai dirigenti competenti della Provincia, dell'Istituto Superiore di Sanità, della ASL e dell'ARPA chiedendo di dare risposte certe alle osservazioni dei Comitati. Trovate tutte le richieste nel seguente documento: 

Lettera degli Assessori all'Ambiente ed alla Salute del Comune di Roma (pdf 92 kb )

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L'ASSOCIAZIONE RAGGIO VERDE SI METTE A DISPOSIZIONE DEI COMITATI E CITTADINI
IL SUO LEGALE, AVV. VITTORINA TEOFILATTO, PRESENTA RICORSO AL TAR DEL LAZIO

Gennaio 2014: Contro la decisione della Provincia dell'aumento ingiustificato dei RIFIUTI PERICOLOSI E NON, l'Avv. Vittorina Teofilatto dell'Ass. RAGGIO VERDE chiede al TAR del Lazio, a nome del Comitato di Quartiere di Case Rosse, il patrocinio gratuito per presentare RICORSO, e, cosa molto rara, lo ottiene.

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I COMITATI SI OPPONGONO ALL'AUMENTO INGIUSTIFICATO DEI RIFIUTI E
INDICONO ASSEMBLEE PUBBLICHE PER INFORMARE I CITTADINI

Febbraio 2014: Invia MAIL di PROTESTA ALLE ISTITUZIONI secondo le ISTRUZIONI indicate nel seguente documento:

ISTRUZIONI per le MAIL alle ISTITUZIONI (pdf 92 kb )

Febbraio 2014: Leggi, stampa e diffondi il Volantino disponibile in duplice copia al seguente link:

VOLANTINO dei Comitati per le Assemblee di Cittadini (pdf 130 kb )

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UN BRUTTO REGALO DI NATALE!
LA PROVINCIA POTENZIA L'IMPIANTO DELLA BASF AUMENTANDO I RIFIUTI BRUCIATI NELL'INCENERITORE

Dicembre 2013:  La Provincia di Roma, su richiesta della BASF, ha

            1)   aumentato i rifiuti pericolosi da bruciare nell’inceneritore da 240t/anno a 850t/anno

            2)  aumentato i rifiuti totali, sempre da bruciare nell’inceneritore, da 1100t/anno a 1600t/anno.

            3) autorizzato il trattamento di CATALIZZATORI ESAUSTI LIQUIDI, che prima non erano autorizzati.

Una decisione gravissima di chi negli ultimi anni avrebbe dovuto fare qualcosa per tutelarci, in prima fila LE ISTITUZIONI.

Rimandiamo al seguente documento tutti i dettagli:

Documento di denuncia contro le Istituzioni con tutti i dettagli del caso (pdf 126 kb )

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IL SINDACO DI ROMA IGNAZIO MARINO INCONTRA I COMITATI PER LA PROBLEMATICA BASF

22 Novembre 2013: Il Sindaco di Roma IGNAZIO MARINO ha incontrato i Comitati per ascoltarli sulla problematica BASF. Con l'occasione i Comitati hanno consegnato il volume della PETIZIONE con le 3.321 firme. Erano presenti, oltre al Sindaco ed al suo staff: l’Assessore alla Trasformazione Urbana, Prof. Giovanni Caudo, l’Assessore all’Ambiente, Dott.ssa Estella Marino, l’Assessore alla Salute, Dott.ssa. Rita Cutini e il Presidente del IV Municipio, Dott. Emiliano Sciascia.  Alla fine del dibattito il Sindaco si è detto disponibile ad avviare a breve due tavoli di lavoro con la partecipazione dei Comitati: un tavolo, di competenza dell'Ass. alla Trasformazione Urbana, si occuperà della delocalizzazione dell'inceneritore o dello stabilimento e l'altro, di competenza degli Assessori all'Ambiente ed alla Salute, si occuperà degli aspetti sanitari e della sicurezza ambientale. 

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3.321 Firme
UNA PETIZIONE PER SOSPENDERE I CONTROLLI DELL'I.S.S. ALL'ESTERNO DELLO STABILIMENTO BASF
E INSTALLARE UNA CENTRALINA POLIFUNZIONALE PERMANENTE

Ottobre 2013: La Provincia aveva concesso l'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) alla Basf per sei anni, condizionandola ai risultati di una indagine ambientale all'esterno del suo stabilimento di Roma in via di Salone n. 245, condotta dall'Istituto Superiore di Sanità. I Comitati subito si sono opposti alle modalità con cui sarebbero stati condotti i controlli perchè ritenuti inefficaci allo scopo. Infatti essi sono cominciati con molto ritardo, con passo incerto, obiettivi poco chiari ed un approccio tutt’altro che trasparente. Una conferma sui dubbi è avvenuta quando i Comitati hanno scoperto che i dati delle emissioni sul camino dell’inceneritore, pubblicati dalla stessa BASF, indicavano che alcune sostanze inquinanti, ma in particolare le polveri, sulle quali l'ISS svolgeva la maggior parte dei controlli, avevano subito una drastica riduzione, fino all'azzeramento in alcuni mesi. 

Tutto questo proprio a cominciare da Settembre 2012, data formalmente indicata per l’inizio dei controlli dell’ISS. Inoltre, alcuni cittadini hanno segnalato che nel periodo dei controlli non avvertivano più i soliti cattivi odori. Abbiamo inoltrato alle Autorità competenti varie richieste di spiegazione di tali fenomeni, purtroppo senza ottenere risposta. Era evidente che in questa situazione i risultati dei Controlli avrebbero indicato risultati nella norma senza nessun rischio per la popolazione, quindi l’AIA sarebbe stata confermata. Per questo i Comitati hanno promosso una PETIZIONE POPOLARE per chiedere la sospensione dei controlli dell'ISS e l'installazione di una centralina polifunzionale permanente nell'area artigianale vicina allo stabilimento ed alle abitazioni ottenendo 3.321 FIRME di Cittadini

PETIZIONE sul Monitoraggio della Provincia e dell'I.S.S. all'esterno dello stabilimento Basf (pdf 444 kb )
Copertina della Petizione (pdf 162 kb )
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Il CONSIGLIERE COMUNALE ENRICO STEFANO DEL M5S PRESENTA INTERROGAZIONE
AL NUOVO SINDACO MARINO SULLA BASF

Luglio 2013: Il Consigliere Comunale ENRICO STEFANO, neo eletto del Movimento 5 Stelle, presenta una interrogazione al nuovo Sindaco di Roma IGNAZIO MARINO ponendo una serie di quesiti sulla vicenda BASF.

Interrogazione del Consigliere Enrico Stefano al Sindaco Marino (.pdf 66 kb )


La BASF, venuta a conoscenza dell'interrogazione, presenta subito un suo documento al Sindaco Marino con il quale esprime le sue osservazioni e valutazioni su alcuni contenuti dell'interrogazione. il Consigliere Stefano ha messo a disposizione del pubblico tale documento: 

Documento della Basf in merito all'interrogazione del Consigliere Stefano (.pdf 807 kb)


I Comitati, venuti a conoscenza della lettera della BASF al Sindaco e ritenendone i contenuti fuorvianti o quantomeno insufficienti per consentire al Sindaco MARINO di farsi un'idea chiara della situazione, hanno a loro volta presentato un loro documento 


Documento dei Comitati al Sindaco di Roma IGNAZIO MARINO (.pdf 221 KB )

Settembre 2013. L'Assessore all'Ambiente del Comune di Roma, Estella Marino, risponde all'interrogazione del Consigliere Enrico Stefano sottolineando che il processo di delocalizzazione è inevitabile e va portato avanti. Inoltre  cita la Conferenza dei Servizi del 24/05/2013 al fine di esaminare la proposta di riesame della stessa AIA da parte dell'ARPA Lazio e fa riferimento al nuovo aggiornamento dell'AIA che la Provincia avrebbe definito entro il 31/12/2013. In pratica il Comune di Roma era già al corrente delle intenzioni della Provincia di concedere gli aumenti delle quantità di rifiuti pericolosi e totali da bruciare nell'inceneritore, cosa che poi è avvenuta regolarmente, venendo meno al dovere di opporsi per salvaguardare la salute dei cittadini come previsto dalla legge vigente 


Risposta all'interrogazione dell'Ass. all'Ambiente, Estella Marino (.pdf 678 KB )

 
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I COMITATI STAMPANO E DISTRIBUISCONO UN NUOVO VOLANTINO
PER LA SENSIBILIZZAZIONe DEI CITTADINI AI PROBLEMI DEL QUARTIERE

Giugno 2013: Leggi il Volantino al seguente link:

VOLANTINO dei Comitati per i Cittadini (pdf 1,11 Mb )
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RAI3 - BUONGIORNO REGIONE TRATTA IL PROBLEMA BASF

All'inchiesta di Gianluca Martelliano sulla BASF, trasmessa da Rai Neews 24 il 23 agosto 2012, segue il 27 settembre 2012 una serie di interviste di Rai3 - Buongiorno Regione davanti allo stabilimento della Basf:

TGR Regione

Clicca QUI per visionarlo
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UNA INTERESSANTE INCHIESTA GIORNALISTICA SULLA BASF
TRASMESSA DA RAI NEWS 24 - IL PUNTO DI CORRADINO MINEO

L'inchiesta di Gianluca Martelliano, trasmessa da Rai Neews 24 il 23 agosto 2012, si occupa del caso dell'inceneritore di Case Rosse, a Roma, di fronte al quale hanno costruito un asilo nido e centinaia di unità abitative. L'impianto, di proprietà del colosso mondiale BASF, brucia sostanze chimiche a base di metalli preziosi (platino e palladio). Si trovava nel bel mezzo del nulla, poi, nel 1998, sono stati cambiati i piani di zona e nel 2006 sono stati realizzati appartamenti a 68 metri dallo stabilimento. Dal 2008 è stato aperto un asilo nido. La regia è di Roberto Carotenuto.

La Fabbrica dell'Oro

Clicca QUI per visionarlo
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La Provincia e l'Istituto Superiore di Sanità firmano una CONVENZIONE
per i CONTROLLI ALL'ESTERNO DELLO STABILIMENTO BASF


Giugno-Luglio 2012: L'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) rilasciata alla Basf ed al suo inceneritore il 30 dicembre 2011 dalla Provincia di Roma è condizionata ai risultati del Piano di monitoraggio all'esterno dello stabilimento. Il 12 luglio scorso sono stati convocati i Comitati, insieme ai sindacati dei lavoratori della Basf, con lo scopo di illustrare tale Piano da parte dell'Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.) e che dovrebbe partire a Settembre. I Comitati e CODICI NON hanno condiviso gli obiettivi e le modalità di esecuzione del piano ed hanno presentato una memoria con le loro osservazioni ben articolate:

Memoria di CODICI e dei Comitati sul Piano di Monitoraggio della Provincia e dell'I.S.S. (pdf 48 kb )
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THE GOLD FACTORY
LA DENUNCIA ARRIVA NEGLI STATI UNITI

Giugno 2012 - A plant owned by the chemical company BASF in a suburb of Rome, Italy may be linked to elevated cancer deaths among residents living nearby. The plant recycles chemical catalysts and local activists are seeking to shut it down. But BASF says the facility is in line with relevant international environmental standards and that it has been given a clean bill of health by Italian health authorities. Activists say that plant emissions may be causing higher than average levels of dioxins found in the area. As the dispute continues, the local population, including children in a kindergarten 400 meters away from the plant, continue to be exposed to potentially toxic emissions. Italian correspondent Gianluca Martelliano filed this original investigative report.

Earth Focus is an environmental news magazine that puts a human face on the environment by featuring under-publicized stories about how changes in our environment are affecting everyday people.

THE GOLD FACTORY

Clicca QUI per visionarlo
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BLITZ allo stabilimento BASF!
  Non era MAI successo in passato........

 29 Maggio 2011: A seguito delle azioni dei Comitati di Quartiere e delle ripetute segnalazioni dei Cittadini, 50 funzionari della Polizia di Roma Capitale, U.O. Emergenziale ed Ambiente, e 10 ispettori dell’ARPA Lazio effettuano un blitz presso lo stabilimento BASF di Via di Salone. Non era mai successo prima! Tutta la Stampa e le TV ne parlano:

Blitz allo stabilimento Basf

Clicca QUI per visionarlo
Risultati della ricerca su Google "Blitz Basf Roma"

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Maggio 2011: L'Associazione CODICI - Centro per i Diritti del Cittadino ha accettato di tutelare Comitati e Cittadini di Case Rosse e Settecamini, in tutte le Sedi, soprattutto giudiziarie con patrocinio gratuito, nella lunga battaglia contro l'inquinamento ambientale del nostro territorio. CODICI è una delle più importanti Associazioni per il consumatore che opera da anni con molte sedi a livello nazionale affrontando tutte le problematiche dei cittadini e soprattutto quelle AMBIENTALI. Per conoscere meglio CODICI collegatevi ai seguenti Link:

Sito ufficiale di CODICI
Sito di CODICI "Spazio Consumatori"
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INCREDIBILE!   LA BASF HA OTTENUTO L'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE PER 6 ANNI

Il 30 dicembre 2011 la Provincia di Roma, ha concesso l’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) definitiva per 6 anni allo stabilimento di Roma della Basf Italia srl (Basf) ed al suo inceneritore. 
Tale A.I.A. ha rappresentato l’esito finale di una controversia durata 10 anni tra l’Azienda, gli Enti preposti, i Cittadini e i Comitati. In pratica la sua concessione era prevista entro il settembre 2007, ma l’istruttoria si è conclusa solo il 30 dicembre 2011, dal momento che l'A.I.A. concessa l’11 dicembre 2009 era provvisoria e a tempo determinato perché condizionata dai risultati del Piano di monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (I.S.S.) che il Comune non ha mai realizzato. 
L’A.I.A. è stata concessa senza avere prima accertato i rischi a cui sono esposti, per primi, le 335 famiglie e l’asilo nido attigui allo stabilimento e, a seguire tutti gli altri abitanti di Case Rosse e Settecamini  e i lavoratori del Polo Tecnologico.

Determina dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) rilasciata alla Basf il 30 dicembre 2011 (pdf 1720 kb)
Allegato tecnico all'A.I.A. rilasciata alla Basf il 30 dicembre 2011 (pdf 139 kb)
Piano di Monitoraggio e Controllo dell'A.I.A. rilasciata alla Basf il 30 dicembre 2011 (pdf 847 kb)

Nella Determina dell’A.I.A. (vedi sopra) i Comitati hanno evidenziato ben 45 punti, che, per la maggior parte, sono enunciati per giustificare la concessione dell’Autorizzazione, ritenendola forzatamente, secondo i Comitati, inevitabile. In molti punti la Provincia accusa il Comune di Roma per le sue inadempienze, ma non esita a concederla ignorando i documenti presentati dai Comitati.

Punti critici e Osservazioni dei Comitati all'A.I.A. concessa  a dicembre 2011 (pdf 25 kb)
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INCREDIBILE!
  La Basf opera da 6 anni senza Certificato Prevenzione Incendi (CPI) dei Vigili del Fuoco
e senza Autorizzazione Sanitaria per le Industrie Insalubri

La Basf ha ottenuto l'A.I.A. nonostante non le fosse stato concesso il rinnovo del Certificato Prevenzione Incendi (CPI) fin dal 2006 da parte del Comando dei Vigili del Fuoco (VVF) e la ASL RMB non le avesse volturato l’Autorizzazione Sanitaria per le Industrie Insalubri fin dal 2004.

Documentazione della Basf per l'istruttoria dell'A.I.A. dove risultano i documenti mancanti (pdf 1830 kb)

Il 26 marzo 2010  Vigili del Fuoco scrivono alla Basf per sollecitare l'adempimento delle loro prescrizioni aper il rinnovo del Certificato Prevenzione Incendi per Forni, Post-Combustore ed altre attività, scaduto a marzo 2006. Tra l'altro dalla lettera risulta che i Forni bruciano "carbone esausto delle marmitte catalitiche" che ha una composizione molto diversa rispetto ai "catalizzatori esausti" normalmente trattati e provenienti da Aziende Chimiche, Petrolchimiche e Farmaceutiche. Anche nel CPI ricevuto nel 2003, e nella domanda di rinnovo si parla di  "dispositivi catalitici" che sono notoriamente quelli utilizzati per le marmitte delle auto.

Richiesta di regolarizzazione dei Vigili del Fuoco alla Basf e CPI per "carbone esausto delle marmitte catalitiche" (pdf 1260 kb)

Con una Istanza del 6 ottobre 2011 i Vigili del Fuoco NEGANO il rilascio del Certificato Prevenzione Incendi alla Basf. scaduto da 6 anni e comunicano "l'assenza di titolo autorizzativo ai fini antincendio" alle Autorità Competenti, il Prefetto di Roma e il V Municipio, per l'adozione dei provvedimenti di competenza. 
NON RISULTA CHE NÉ IL PREFETTO NÉ IL V MUNICIPIO DI ROMA ABBIANO ADOTTATO ALCUN PROVVEDIMENTO COME DOVUTO. Se l'avessero fatto, la Provincia di Roma e l'ARPA Lazio non avrebbero concesso l'A.I.A. tre mesi dopo.

I VVF negano il CPI alla Basf e Denunciano l'esito al Prefetto e al V Municipio di Roma (pdf 69 kb)

Dalla documentazione presentata alla Provincia, risulta che la Basf utilizza, a pieno regime produttivo, 2.832 ton./anno di sostanze tossiche, nocive, infiammabili e pericolose (tra cui 1060 ton. di acidi cloridrico, acetico, formico e nitrico, 1.130 ton. di carboni e allumine, e 30 ton. del pericolosissimo Cloro). A queste sostanze si aggiungono 1.440 ton./anno di rifiuti tossici, nocivi e pericolosi provenienti dall’esterno, per la maggior parte catalizzatori esausti che vengono bruciati nell’inceneritore. Tutti i dettagli sono riportati nella Istanza dei Comitati ai Vigili del Fuoco:


Istanza di verifica dei Comitati ai Vigili del Fuoco (pdf 158 kb)
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 NELLA CONFERENZA DEI SERVIZI DEL 12 DICEMBRE 2011 VIENE RILASCIATA L'A.I.A. ALLA BASF
NOSTANTE L'ASSENZA DI TUTTI GLI INVITATI

L'Autorizzazione Integrata ambientale è stata concessa alla Basf nella Conferenza dei Servizi del 12 dicembre 2011 nonostante fossero assenti tutte le Istituzioni invitate ed in particolare il Comune di Roma, l'Agenzia per la Salute Pubblica, ASL RMB, e l'Agenzia Regionale per l'Ambiente, ARPA Lazio. Erano invece presenti DUE funzionari della Provincia e DUE funzionari della BASF Italia srl. Anche se la legge lo consente, non si giustifica l'assenza di coloro che dovevano tutelare la salute dei cittadini e l'ambiente. Infatti nel dibattito della Conferenza. la Provincia ha autorizzato la Basf a sperimentare i catalizzatori a base di nichel, nonostante l'elevata allergenicità di questo metallo.

Verbale della Conferenza dei Servizi del 12 dicembre 2011 (pdf 3.263 kb)

Il Comune di Roma ha inviato il suo parere per fax in fase di chiusura della Conferenza dei Servizi allegando la BOZZA del "Progetto per monitoraggio impatti igienico sanitari Basf" predisposto dall'Istituto Superiore di Sanità e mai realizzato.

Parere per l'A.I.A. del Comune di Roma e Bozza del Progetto di Monitoraggio (pdf  2.972 kb)

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I COMITATI SI SONO OPPOSTI AL RINNOVO DELL'AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) DI DICEMBREE 2011

1) Con la Diffida al Presidente delle Provincia di Roma, On. Zingaretti, del 3 marzo 2011 i Comitati chiedevano l'annullamento dell'Autirizzazione (AIA) per mancata applicazione delle condizioni per le quali era stata rilasciata. 

Diffida dei Comitati per l'annullamento dell'A.I.A. rilasciata a dicembre 2009 (pdf 38 kb)

2) Con il documento dell'11 novembre 2011 in cui chiedono la delocalizzazione dell'inceneritore. Nel caso di rifiuto della Basf a sedersi intorno ad un tavolo per la trattativa, i Comitati chiedono di avviare una procedura di VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE (V.I.A.) MAI REALIZZATA per questo stabilimento. 

Istanza di opposizione con Diffida dei Comitati al rinnovo dell'Autorizzazione (A.I.A.) alla BASF (pdf 84 kb)

3) Con lo "Studio di Monitoraggio dei Cittadini sulla Qualità dell'Aria" basato sulle numerose segnalazioni dei Cittadini alle Autorità Competenti sui  cattivi odori percepiti. I dati sono stati validati dalle condizioni climatiche rilevate, al momento della percezione dei cattivi odori, dalla stazione meteo del sito della Basf. La prima edizione dello studio, inviata alle Autorità Competenti il 21 novembre 2011, è stata completata successivamente con le segnalazioni effettuate fino al 22 dicembre 2011. In questa ultima edizione sono stati analizzati anche i risultati del Monitoraggio che la Basf ha condotto con gli autocontrolli. Dei due seguenti documenti, il primo è lo Studio ed il secondo è l'allegato con le simulazioni delle ricadute degli inquinanti dell'inceneritore nell'arco di un anno. Le immagini seguenti evidenziano il territorio con la simulazione delle ricadute degli inquinanti dell'inceneritore della Basf e la rosa dei venti nel mese di maggio 2011:

Studio di Monitoraggio dei Cittadini sulla Qualità dell'Aria (pdf 1470 kb)
Simulazioni delle ricadute degli inquinanti dell'inceneritore Basf nell'arco di un anno (pdf 3284 kb)

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NEL TERRITORIO INTORNO ALLO STABILIMENTO BASF CONTINUA L'ESPANSIONE EDILIZIA


Non è chiaro perché il Comune di Roma continui ad autorizzare la costruzione di nuove case nel territorio intorno allo satbilimento Basf.
Ci auguriamo tutti che lo stia facendo perchè pensa ad una prossima delocalizzazione della Basf e del suo inceneritore.


Simulazione delle ricadute dell'inceneritore Basf nel mese di giugno 2011 e costruzioni in corso (pdf 179 kb)

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TUTTI I CITTADINI POSSONO AVERE ACCESSO AI DATI SULLE EMISSIONI DELL'INCENERITORE

L'inceneritore della Basf brucia, 24 ore su 24, circa 4 tonnellate al giorno di Rifiuti tossici, nocivi e pericolosi. I volumi dei fumi ed i loro contenuti sono monitorati in continuo e sono disponibili sul sito della Basf dove è possibile registrarsi al seguente indirizzo : http://212.25.190.186/sme/ 

Stabilimento Basf

I fumi sono trattati, per cui normalmente non si vedono: il camino sembra spento, invece vengono mediamente emessi nell'ambiente 7.000 mc/ora. Con l'accesso al sito della Basf si possono conoscere, oltre ai volumi dei fumi emessi ogni giorno anche le concentrazioni delle sostanze tossiche e delle polveri emesse nell'aria per 1mc/ora. Tali valori non devono superare i limiti imposti dall'Autorizzazione. Tutti i dati sono riportati a fine giornata come media giornaliera, ma l'A.I.A. prevede che debbano essere resi disponibili dalla Basf in tempo reale.  

Invitiamo TUTTI i CITTADINI a registrarsi al sito della Basf e controllare i dati dell'inceneritore: http://212.25.190.186/sme/ 

Dati sulle concentrazioni delle sostanze inquinanti emesse dall'inceneritore per mese ed anno (pdf 95,9 kb)
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RAI Uno ha parlato di NOI: INQUINAMENTO: PECCATO "CAPITALE"?

 Filmato di RAI Uno - programma "Sabato & Domenica"

Il Filmato di RAI Uno, mandato in onda il 18 ottobre 2008, sul programma "Sabato & Domenica" è disponibile sul web

Clicca QUI per visionarlo

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LE IENE hanno parlato di Noi con il giornalista SORTINO

 

Il filmato de "LE IENE" - stralcio sull'ASILO NIDO  (file.avi 2,96 MB)
Il Filmato de "LE IENE" COMPLETO con l'intervista al Sindaco VELTRONI (file.avi 7,5 MB)
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L'11 Ottobre 2003 è partita la protesta con una manifestazione davanti alla Engelhard (oggi Basf). con NIKI VENDOLA

 


Nello stesso giorno è stato sottoscritto un ESPOSTO / PETIZIONE con 3.500 FIRME
(Questo Esposto alla Procura della Repubblica è stato archiviato, come altri prima e dopo)

Volumi con Testo e 3508  Firme della Petizione
Il testo della Petizione (file.doc 348Kb)

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